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La Fiera delle Illusioni: tra gotico e noir

di Alfonso Martino

Guillermo del Toro è uno dei registi più originali sul mercato: la sua cifra stilistica è il gotico, che ha caratterizzato pellicole cult come Il Labirinto di Pan, oltre a film poco noti come Crimson Peak.
Altra caratteristica che rende del Toro unico è la sua scrittura, capace di portare lo spettatore in mondi fantastici e spietati.

La Fiera delle Illusioni rappresenta un’eccezione, poiché il regista prende spunto dall’omonimo libro di William Gresham uscito nel ’46.
Protagonista del film è Stan Carlisle (Bradley Cooper), uomo rappresentato inizialmente come riservato, che riesce a trovare lavoro nel circo di Clem (Willem Dafoe).

La sequenza iniziale riprende il filone noir, con Stan inquadrato mentre seppellisce un corpo e brucia casa sua, andando via sotto una pioggia scrosciante vestito con il classico cappottone lungo e cappello tipico degli anni ’40, dando subito un’idea del contesto storico.

Bradley Cooper (Stan) nella sequenza iniziale del film

Il film si può dividere in due parti, con la prima che utilizza una luce cupa, tendente al grigio e che sfrutta il circo per esaltare le tematiche care a Del Toro come l’illusionismo – Stan imparerà i trucchi del mentalismo – e il gotico (il feto custodito da Clem nella teca è un chiaro esempio, così come la figura dell’uomo bestia), presentandoci personaggi importanti per la trama come il già citato Clem e Molly (Rooney Mara), figura centrale nel circo del quale si innamorerà il protagonista e che rimanda alla love story de La Forma dell’Acqua.

Bradley Cooper (Stan) e Rooney Mara (Molly)

Nella seconda sembra di guardare un altro film, con la coppia che si sposta dal circo a Los Angeles per portare lo show mentalista su palcoscenici più ricchi. Il regista messicano utilizza colori più accesi, che rimandano allo sfarzo della città californiana e al ceto sociale differente a cui sono rivolti questi spettacoli.

Qui viene fuori la vera natura di Stan: un uomo disposto a tutto per la fama e il denaro, anche a truffare coloro che sperano di poter parlare con persone care, come nel caso del ricco Ezra Grindle, che porterà il nostro a spingersi oltre e a isolare Molly dalla sua vita, sostituendola con la psicologa Lillith Reiter (Cate Blanchett).